Come riconoscere un abuso sessuale infantile
Gli indicatori che posso far ipotizzare un abuso sessuale infantile sono di natura fisica e comportamentale. Anche se non esistono indici che permettono di individuare in modo specifico un abuso sessuale.
Il maltrattamento (o abuso) e’ definito come “Atti e carenze che turbano gravemente i bambini e le bambine, attentano alla loro integrità corporea, al loro sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale “ ( Consiglio d’Europa - Strasburgo 1978)
La categoria degli abusi all’infanzia comprende l’abuso fisico, quello psicologico, la patologia delle cure e l’abuso sessuale .
Per abuso sessuale infantile si intende qualsiasi atto compiuto con un soggetto di età inferiore ai diciotto anni finalizzato alla gratificazione sessuale di un adulto, di eccezionale gravità poiché prevede il coinvolgimento di bambini e adolescenti, soggetti quindi immaturi e dipendenti, in attività sessuali che essi non comprendono ancora completamente e alle quali non sono in grado di acconsentire con totale consapevolezza . Pare che il fenomeno riguarderebbe il 7-36% delle donne e il 3-29% degli uomini.
Tra gli indicatori di abuso sessuale infantile di natura fisica riscontriamo : corpi estranei nella vagina o nel retto, tracce di liquido seminale, lesioni emorragiche, infezioni trasmissibili sessualmente, gravidanze in adolescenza; tra quelli di natura comportamentale , invece, disturbi del sonno, disturbo delle condotte alimentari, alterazioni del tono dell’umore con pianto, rabbia o mutismo, disturbi psicosomatici, tentativi di suicidio. Tali indici , pero’ , possono essere correlati anche a stress familiari di natura non sessuale, per cui è opportuno che si proceda con un adeguato approfondimento psicodiagnostico .
Tra i pochi indicatori specifici di abuso sessuale infantile , di natura comportamentale , particolare rilevanza assumono i comportamenti sessualizzati (l’interesse eccessivo per la tematica, la provocazione, la produzione di parole e/o disegni sul registro sessuale ) che, se presenti, sono probabilmente in grado di orientare, più degli altri, verso una diagnosi
Tra i fattori di vulnerabilita’ , si riscontrano : una storia di abuso nei genitori, l’isolamento sociale e le condizioni abitative inadeguate per igiene e spazi, la presenza di conflitti genitoriali o di vere e proprie patologie, come gravi disturbi di personalità, nonché deficit del bambino, come disabilità psicofisiche. Invece tra i fattori protettivi : la qualità dei legami familiari, il livello di integrazione scolastica e sociale, la presenza di valori morali/religiosi o un buon patrimonio intellettivo del bambino.
Le conseguenze psicopatologiche a lungo termine derivanti da un abuso sessuale infantile si collocano a vari livelli (emotivo, psicologico, neurologico). Esse dipendono da alcune variabili quali la durata e l’invasività dell’abuso subito, l’eventuale concomitanza di più forme di maltrattamento, l’età del minore al momento dell’abuso, l’identità dell’abusante (familiare o non) e la presenza di eventuali fattori protettivi .Da un punto di vista emotivo, l’abuso sessuale infantile risulta fortemente correlato con problematiche di tipo depressivo e ansioso , con i disturbi del comportamento e con un problematico funzionamento della vita sentimentale e sessuale .
Il trattamento si pone l’obiettivo ultimo di rielaborare cognitivamente e costruttivamente il vissuto traumatico, orientando le energie psicofisiche verso la costruzione di un futuro che superi le ferite del passato, attraverso l’innalzamento dell’autostima e l’autoregolazione delle emozioni. In casi di abuso sessuale infantile la psicoterapia è da considerarsi opzione preferenziale, riservando l’utilizzo di farmaci solo a casi selezionati
Gli indicatori che posso far ipotizzare un abuso sessuale infantile sono di natura fisica e comportamentale. Anche se non esistono indici che permettono di individuare in modo specifico un abuso sessuale.
Il maltrattamento (o abuso) e’ definito come “Atti e carenze che turbano gravemente i bambini e le bambine, attentano alla loro integrità corporea, al loro sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale “ ( Consiglio d’Europa - Strasburgo 1978)
La categoria degli abusi all’infanzia comprende l’abuso fisico, quello psicologico, la patologia delle cure e l’abuso sessuale .
Per abuso sessuale infantile si intende qualsiasi atto compiuto con un soggetto di età inferiore ai diciotto anni finalizzato alla gratificazione sessuale di un adulto, di eccezionale gravità poiché prevede il coinvolgimento di bambini e adolescenti, soggetti quindi immaturi e dipendenti, in attività sessuali che essi non comprendono ancora completamente e alle quali non sono in grado di acconsentire con totale consapevolezza . Pare che il fenomeno riguarderebbe il 7-36% delle donne e il 3-29% degli uomini.
Tra gli indicatori di abuso sessuale infantile di natura fisica riscontriamo : corpi estranei nella vagina o nel retto, tracce di liquido seminale, lesioni emorragiche, infezioni trasmissibili sessualmente, gravidanze in adolescenza; tra quelli di natura comportamentale , invece, disturbi del sonno, disturbo delle condotte alimentari, alterazioni del tono dell’umore con pianto, rabbia o mutismo, disturbi psicosomatici, tentativi di suicidio. Tali indici , pero’ , possono essere correlati anche a stress familiari di natura non sessuale, per cui è opportuno che si proceda con un adeguato approfondimento psicodiagnostico .
Tra i pochi indicatori specifici di abuso sessuale infantile , di natura comportamentale , particolare rilevanza assumono i comportamenti sessualizzati (l’interesse eccessivo per la tematica, la provocazione, la produzione di parole e/o disegni sul registro sessuale ) che, se presenti, sono probabilmente in grado di orientare, più degli altri, verso una diagnosi
Tra i fattori di vulnerabilita’ , si riscontrano : una storia di abuso nei genitori, l’isolamento sociale e le condizioni abitative inadeguate per igiene e spazi, la presenza di conflitti genitoriali o di vere e proprie patologie, come gravi disturbi di personalità, nonché deficit del bambino, come disabilità psicofisiche. Invece tra i fattori protettivi : la qualità dei legami familiari, il livello di integrazione scolastica e sociale, la presenza di valori morali/religiosi o un buon patrimonio intellettivo del bambino.
Le conseguenze psicopatologiche a lungo termine derivanti da un abuso sessuale infantile si collocano a vari livelli (emotivo, psicologico, neurologico). Esse dipendono da alcune variabili quali la durata e l’invasività dell’abuso subito, l’eventuale concomitanza di più forme di maltrattamento, l’età del minore al momento dell’abuso, l’identità dell’abusante (familiare o non) e la presenza di eventuali fattori protettivi .Da un punto di vista emotivo, l’abuso sessuale infantile risulta fortemente correlato con problematiche di tipo depressivo e ansioso , con i disturbi del comportamento e con un problematico funzionamento della vita sentimentale e sessuale .
Il trattamento si pone l’obiettivo ultimo di rielaborare cognitivamente e costruttivamente il vissuto traumatico, orientando le energie psicofisiche verso la costruzione di un futuro che superi le ferite del passato, attraverso l’innalzamento dell’autostima e l’autoregolazione delle emozioni. In casi di abuso sessuale infantile la psicoterapia è da considerarsi opzione preferenziale, riservando l’utilizzo di farmaci solo a casi selezionati






