Lo psicologo nella procreazione medicalmente assistita
La procreazione medicalmente assistita nel corso del tempo è diventa sempre di piu’ oggetto di interesse e studio da parte della medicina e della psicologia , oltre che della bioetica.
La procreazione assistita interviene dopo aver definito la diagnosi di infertilita’ di coppia le cui cause possono essere sia di natura biologica che psicologica. I fattori di rischio più rilevanti e più frequentemente associati alla sterilità sono: l’età sempre più alta della coppia che cerca di concepire un bambino , le difficoltà economiche e lavorative che inducono a posticipare il più possibile una gravidanza, lo stress, il fumo e le abitudini nocive che possono ostacolare l’arrivo di una gravidanza , le abitudini alimentari e i fattori socio-psicologici.
La procreazione assistita, per questo motivi, è un trattamento associato ad una serie di vissuti che coinvolgono la coppia e il singolo futuro genitore come , per esempio, la sofferenza relativa al mancato concepimento che può mettere in crisi la propria autostima e la propria identità. Per questo sarebbe opportuno garantire ai partner che vogliono sottoporsi alla procreazione medicalmente assistita anche un servizio di supporto psicologico, allo scopo di accogliere le loro aspettative, i timori, le delusioni e la speranza di diventare genitori, per tutto il percorso.
La sofferenza relativa al fallimento nel tentare il concepimento e’ solitamente associata a particolari vissuti quali il senso di vuoto e la bassa autostima ; inoltre anche la propria identità femminile o maschile ( in base alla causa dell’ infertilita’ ) viene messa a dura prova. A voltele coppie provano veri e propri sensi di colpa per aver rimandato troppo o per aver assunto la pillola anticoncezionale per troppo tempo o per non essersi sottoposti costantemente alle visite mediche.
Anche il rapporto di coppia potrebbe risentirne , ciascuno dei due partner potrebbe sentirsi non supportato adeguatamente dall’altro e chiudersi nel silenzio ed in alcuni casi potrebbero esserci reciproche recriminazioni.
Inoltre i continui fallimenti , generando delusione, frustrazione e rabbia , potrebbero compromettere l’efficacia delle tecniche della procreazione medicalmente assistita.
Per questo, è di fondamentale importanza elaborare tali vissuti , sia individualmente che nella coppia, al fine non solo di raggiungere un maggiore equilibrio psicologico personale, ma anche per non compromettere del tutto l’esito del trattamento. Qualora la procreazione sia eterologa la situazione si complica e nella coppia possono emergere emozioni conflittuali e ambivalenti, che è opportuno condividere ed esplicitare.
Il periodo di attesa dell’esito della procreazione assistita è carico di ansie e preoccupazioni e la coppia appare bisognosa di continue rassicurazioni. Qualora l’esito sia positivo, la gioia iniziale si accompagna comunque spesso a tensioni ed al timore di un altro fallimento ; qualora , invece , l’esito sia negativo, il dolore si fa più forte, ricompaiono il senso di fallimento personale, il vuoto interiore, la frustrazione, la rabbia.
L’approccio multidisciplinare , accogliere la coppia anche psicologicamente durante il percorso di procreazione medicalmente assistita , è una risorsa fondamentale per sostenere i partner nell’affrontare le difficoltà, le tensioni e le delusioni affinché nessuna coppia possa sentirsi sola nel gestire un’altalena di emozioni ambivalenti.
Nei casi di infertilità e procreazione medicalmente assistita il supporto dello psicologo può essere utile per accompagnare la coppia lungo questo percorso.






