Come spiegare ai bambini ed ai ragazzi la guerra
A volte gli adulti , temendo di non essere in grado di gestire adeguatamente la conversazione con i propri figli , preferiscono evitare alcuni argomenti delicati ed importanti. Eppure raccontare sempre la verita’ ai bambini , considerando la fase di sviluppo in cui si trovano ,è l’unico modo per preservare il loro sviluppo.
In questi ultimi anni la pandemia e la quarantena hanno causato un distacco netto dalla routine compromettendo il benessere psicosociale dei bambini e degli adolescenti durante le fasi di sviluppo piu’ importanti per lo sviluppo della mente umana . Tra gli effetti a breve e lungo termine della pandemia , in eta’ evolutiva emergono ; sbalzi del tono dell’umore , irritabilita’, iperattivita’ , distrurbi del sonno ( risvegli notturni o precoci e difficolta’ nell’addormentamento).
Le notizie relative alla guerra alle quali sono costantemente esposti , si insinuano su un benessere psicologico precario , gia’ fortemente minato dalla precedente pandemia , e contribuiscono a suscitare emozioni quali la paura , la tristezza e la rabbia che i bambini non riescono a gestire da soli. Per questo essi spesso rivolgono agli adulti domande sulla guerra e sulla morte . Evitare di fornire loro una risposta potrebbe farli fantasticare immaginando scenari ancora piu’ catastrofici e facendoli sentire ancora piu’ soli , impauriti ed impotenti. Intrattenere con loro una conversazione accogliente , aperta e onesta li aiutera’ nella gestione di questi vissuti oltre che nella comprensione di cio’ che sta accadendo.
Questi alcuni consigli pratici per affrontare con loro argomenti come la guerra e non solo:
- Accogliere le domande che il bambino pone , ascoltare quello che sa sulla situazione focalizzando l’attenzione sulle emozioni che gli suscita . Cosa ha visto e sentito? Dove ha raccolto quelle informazioni? Come si sente?
- Validare con attenzione e comprensione quello che dice e non sminuirlo , farlo sentire confortato e non giudicato .
- Visionare insieme le notizie in modo da spiegare quanto emerge e rassicurarlo, evitando la sovraesposizione per non alimentare l’ansia
- Rassicurarlo che si sta lavorando per risolvere la situazione . Va comunicato che non e’suo compito risolvere questo problema , ma degli adulti che se ne stanno occupando, che non deve sentirsi in colpa se sta continuando a giocare , a sentirsi felice, ma che , al contrario , è molto importante che lo faccia.
-Imparare a gestire le proprie emozioni . Per sentirsi sicuri i bambini hanno bisogno di adulti che sappiano trasmettere sicurezza e affetto
-Adattare la conversazione all’eta’. In eta’ prescolare o della scuola primaria la spiegazione dovrebbe essere semplice e chiara , coadiuvata dagli strumenti del gioco , del disegno e delle storie. In eta’ preadolescenziale e adolescenziale mostrarsi interessati a cosa pensa , a come si sente ed a dove ottiene informazioni aiutandolo a riflettere criticamente sulle fonti che consulta e sulle informazioni che seleziona.






